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IL CAPPERO DI PANTELLERIA

UN PICCOLO FRUTTO SELVATICO TRA LE ECCELLENZE DEL GUSTO ITALIANO Da Pantelleria al Nord Italia. Frutto di un arbusto selvatico tipicamente mediterraneo, “Capparis spinosa”, e IGP dal 1996, il cappero di Pantelleria è il re di piatti siciliani unici, da assaggiare almeno una volta nella vita: la “Caponata di verdure”, l’“Insalata pantesca” e il “Pesto pantesco”. Lasciando l’isola e salendo lungo lo Stivale lo troviamo protagonista nella “Tartare” di pesce, nei sughi di pomodoro fresco o in conserva e nei secondi a base di carne. In Puglia è fondamentale negli “Spaghetti alla puttanesca”, a Napoli, in Basilicata e in Calabria

Storia della focaccia Ligure

Storia della Farinata di ceci, focaccia ligure per eccellenza La farinata di ceci, nota focaccia della Liguria, ha origini incerte. Secondo alcune tesi nasce con l’occupazione di Genova da parte dei romani. I soldati dell’Impero pare che la preparassero con un impasto grezzo di farina di ceci ed acqua e la cuocessero poi al sole, avvalendosi dei loro scudi come forni, riscaldati al sole nelle estati calde, oppure al fuoco, d’inverno. Secondo una leggenda molto diffusa, invece, le sue origini risalgono al 1284 e, precisamente, durante la battaglia di Meloria che vide antagoniste le Repubbliche Marinare di Pisa e Genova:

Pecorino Fossa del Greppo

Nelle rocce toscane come tanti anni fa PECORINO fOSSA DEL GREPPO Il pecorino Fossa del Greppo è un formaggio toscano stagionato nelle grotte di Siena, come antica tradizione. textTransform);”>Il suo particolare aroma e sapore deriva appunto da questa antica tecnica nata millenni fa per proteggere le scorte alimentari dalle incursioni di vandali e conquistatori. Una volta estratto il formaggio dalle grotte si scoprì che il particolare clima all’interno delle cavità rocciose di tufo gli aveva conferito caratteristiche organolettiche peculiari e pertanto questo espediente divenne un metodo di conservazione. Oggi le pezze di formaggio vengono racchiuse in sacchetti di tela di

Il pane di Matera, alimento sacro

Emblema della cultura locale, naturalmente soffice e profumato CLa sua fragrante crosta richiama il colore e la bontà della terra materana. Il pane di Matera, nei suoi innumerevoli formati tradizionali, dal cornetto alla pagnotta di montagna, passando per la bitorzoluta, conserva intatto un cuore soffice di mollica color giallo paglierino con sfumature oro come il grano  delle colline materane. Come prevede il disciplinare di produzione, marchio Igp che lo connota, è prodotto esclusivamente da farine di semola di grano duro del tipo Duro lucano, Capeiti ed Appulo.  Il suo particolare profumo fruttato deriva dal lievito madre ricavato dalla macerazione di

Formaggio Montasio Dop

Formaggio Montasio Dop, il sapore delle Alpi Giulie Il Montasio Dop è un formaggio prodotto nel Friuli. Le sue origini risalgono al 1700 nel Massiccio del Montasio, nelle Alpi Giulie, ma oggi la sua produzione è estesa in tutta la pianura friulana, nelle valli e nelle colline del Bellunese e del Trevigiano. Ha un sapore delicato quando è fresco, mentre assume note più decise e aromatiche nella versione più stagionata. Ha un profumo delicato, lievemente erbaceo. Per le sue caratteristiche è un ottimo formaggio da tavola. Ha un alto contenuto proteico. La crosta si presenta sottile, liscia, di colore giallo

I ceci neri della Murgia carsica

Nutrienti e con un cuore tenero che delizia anche i palati più raffinati Il loro insolito colore nero li rende adatti alla preparazione piatti sfiziosi, ma la peculiarità è data dal cuore tenero color oro. I ceci neri della Murgia carsica rappresentano da millenni un alimento prelibato della cucina pugliese. Per molto tempo sono stati alimento importante nella dieta del territorio. Fino agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso erano la carne dei poveri, perché nutrienti e altamente proteici, ma erano anche fonte importante di sostentamento per gli armenti e, per il loro contributo in ferro, un toccasana per

Veneto del Grappa, l’exstravergine Dop

Veneto del Grappa, l’extravergine Dop di Vicenza e Treviso Quello Dop viene prodotto esclusivamente dagli ulivi “Frantoio”, “Leccino”, “Grignano”, “Pendolino”, “Maurino”, “Leccio del Corno” e “Padanina”, coltivati ai piedi del Massiccio del Monte Grappa. L’area di produzione dell’olio extravergine d’oliva “Veneto del Grappa” comprende una trentina di comuni ricadenti nelle province di Vicenza e Treviso, i cui terreni sono caratterizzati da una struttura mista dove si alternano fasce sabbiose e marmose-argillose. Si tratta di terre particolarmente adatte alla coltura dell’ulivo che conferiscono al prodotto in questione una struttura e un sapore unici.   L’olio presenta un colore verde-oro, con leggere

Aceto balsamico di Modena

Un pregiato e versatile condimento Buono sull’insalata ben si sposa con i dolci. L’aceto balsamico di Modena Igp è un condimento versatile ricavato da mosti di aceto e vino, provenienti esclusivamente da vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni. La fermentazione avviene in recipienti rigorosamente di legno pregiato, quali rovere, castagno, quercia, gelso, ginepro e rovere. Per ottenere il prodotto finito occorrono dai sessanta giorni ai tre anni (per l’aceto invecchiato). La zona di produzione è compresa nelle province di Modena  e Reggio Emilia.  Lo caratterizzano l’aspetto limpido, il profumo delicato e persistente, leggermente acido, con sentori

Il farro di Monteleone di Spoleto tra bontà e tradizione

Dalla leggenda di San Nicola al marchio dop, scopriamo un antico cerale della terra umbra Il farro di Monteleone di Spoleto viene prodotto nell’area a Sud est della provincia di Perugia, comprendente i comuni di Cascia, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera e Scheggino. Si tratta di una zona montana con terreni calcarei che, impedendo il ristagno dell’acqua nelle stagioni umide, conferisce ai chicchi di farro un caratteristico colore ambrato e una consistenza quasi vitrea. Parliamo di un un cereale antichissimo, prodotto ancora con una tecnica colturale tradizionale, centenaria. In autunno, il terreno viene lavorato e concimato con letame e

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