Tutta la bontà e la freschezza del Trentino Alto Adige
Gustose, succose, sane e nutrienti, le mele della Val di Non sono il simbolo del Trentino Alto Adige. Il microclima della vallata consente una produzione molto alta, quasi trecentomila tonnellate l’anno, conferendo al frutto un sapore ricco. Ne esistono cinque varietà, ognuna con una peculiarità: legala, che si contraddistinguono per il loro sapore fresco, le renetta e canada, apprezzate per il loro contenuto
antiossidante, mentre le red delicious e le Golden delicious sono molto apprezzate per la loro croccantezza. Infine, vi sono le dolcissime fuji. La raccolta è un evento nelle valli del Trentino che si colorano di rosso, giallo, verde e oro e sono allietate dai canti dei raccoglitori. Abbondano sul territorio sagre ed eventi enogastronomici dove poterle degustare.
Nella cucina tipica regionale sono molto utilizzate per dolci, infusi, ripieni e marmellate che si possono acquistare in barattoli finemente decorati nei vari negozi di alimentari e di souvenir nelle vie principali delle città e dei borghi. La coltura delle mele nella Val di Non risale a duemila anni fa, ma è al XVII secolo che bisogna guardare per una produzione maggiormente orientata al mercato. Inoltre, a partire dal secondo dopoguerra si ebbe uno slancio maggiore grazie a nuove tecniche di produzione che ampliarono la produzione di mele che divenne così trainante per l’economia locale. L’Italia è il maggior produttore di mele dell’Unione europea, la maggior parte di cui proviene dalla Val di Non. Si tratta di un altipiano ricco di vegetazione alpina, boschi, prati, rocce in cui abbondano corsi d’acqua.



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