Un pregiato e versatile condimento
Buono sull’insalata ben si sposa con i dolci. L’aceto balsamico di Modena Igp è un condimento versatile ricavato da mosti di aceto e vino, provenienti esclusivamente da vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni. La fermentazione avviene in recipienti rigorosamente di legno pregiato, quali rovere, castagno, quercia, gelso, ginepro e rovere. Per ottenere il prodotto finito occorrono dai sessanta giorni ai tre anni (per l’aceto invecchiato). La zona di produzione è compresa nelle province di Modena e Reggio Emilia.
Lo caratterizzano l’aspetto limpido, il profumo delicato e persistente, leggermente acido, con sentori di note legnose. Il sapore è agrodolce, inconfondibile. Le sue origini risalgono agli antichi Romani, i primi che iniziarono a cuocere il mosto d’uva per poterlo conservare e usarlo come condimento per le pietanze. Nel 1747 nei registri delle cantine dei duchi D’Este appare per la prima volta il nome: aceto balsamico. Da questo periodo inizia la sua commercializzazione, riscuotendo particolare successo sulle tavole e banchetti dei nobili e non solo. Grazie alle sue caratteristiche organolettiche l’aceto balsamico di Modena è estremamente versatile in cucina. Usato per condire l’insalata e le verdure cotte e crude, spesso è usato per condire carni, soprattutto cacciagione, e pesce. Abbinato ai formaggi, ottimo è anche su dolci e gelati.
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Aceto balsamico di Modena
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