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Sardegna

Un'isola misteriosa, dall'entroterra impervio alla costa offre percorsi di grande suggestione

 

Ampie spiagge profumate, un mare cristallino con fondali spettacolari, un entroterra selvaggio che custodisce i resti di una cultura che affonda le origini nella notte dei secoli: la Sardegna è un piccolo paradiso terrestre! Seconda isola del Mediterraneo per estensione dopo la Sicilia, la Sardegna stupisce ed emoziona per la sua bellezza misteriosa, solitaria e leggendaria. La sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo Occidentale l’ha resa nei secoli meta ambita da diversi popoli. Il suo paesaggio frastagliato è costellato da migliaia di nuraghi, rovine in pietra dalla forma di cono che risalgono all’età del bronzo. Simili alle piramidi, alti dai quattro ai venti metri, i nuraghi presentano camere circolari, nicchie e silos. 

 

Probabili osservatori astronomici o torri di vedetta: sulla loro funzione aleggia ancora un mistero! Numerosi i complessi nuragici, tra i ben settemila esistenti, che si possono visitare in provincia di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari. Il “Su Nuraxi”, nel villaggio di Barumini, nella provincia del Medio Campidano, tra Oristano, Cagliari e Carbonia, nel 2005 è stato definito dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”. Una visita al sito, rappresenta un’occasione di viaggio alla scoperta dell’antichissima e leggendaria civiltà nuragica, che per ben otto secoli ha abitato il territorio sardo. Per gli avventurosi e per chi ama scoprire antiche tradizioni, la Barbagia è una tappa obbligata. Estesa sui versanti del massiccio montuoso del Gennargentu, l’antica “Barbaria” è il cuore dell’isola. 

 

Il suo territorio impervio e selvaggio, rifugio dei sardi che sfuggirono alle conquiste di Cartagine e Roma, è una finestra sulla vita e le tradizioni culturali dell’isola. In un paesaggio incontaminato, tra i selciati in pietra e le viuzze dei piccoli borghi, si snodano itinerari di grande interesse storico, culturale e antropologico: i musei con i costumi e le maschere del carnevale sardo che risale ai riti pagani della fertilità, i murales che raccontano storie di vita e rivendicazioni politiche… 

Nelle piccole botteghe artigiane c’è l’imbarazzo della scelta per acquistare piccoli e originali souvenir. A rendere bucolica l’atmosfera, gli artisti di strada del “Cantu a tenore”, stile di canto sardo di origine pastorale riconosciuto dall’Unesco “patrimonio orale e immateriale dell’umanità”. E prima di lasciare la Barbaricina, da non perdere un assaggio di formaggio “fiore sardo” e vino “Cannonau”, due eccellenze enogastronomiche di questo singolare tratto di terra.

 

La cucina sarda, nella sua particolarità che la rende rinomata in tutto il mondo, è semplice e genuina. Dai monti al mare, tra un’infinità di piatti c’è da “leccarsi i baffi”. Tra le paste fatte in casa, primeggiano i “malloreddus”, i “culurgiones” e la “fregola”. 

Il caratteristico pane sardo “carasau” con la sua sfoglia sottile e croccante è ottimo anche per insaporire zuppe e brodi. Tra i secondi piatti a base di carne, da provare è il “ porceddu”, maialino da latte sardo cotto alla brace e aromatizzato con spezie e bacche di mirto. Nell’entroterra sardo si possono degustare anche antipasti a base di salumi, salsicce, e soprattutto piatti dal sapore più intenso come la “pecora bollita”, gli arrosticini e gli involtini d’interiora di agnello e vitello. “L’aragosta algherese” e la “ bottarga di Cabras” sono tra le varie specialità locali a base di pesce. La Sardegna è’ famosa anche per il suo pecorino, “il pecorino sardo”, ma vari sono i tipi di formaggio e latticini da assaporare. 

 

La produzione casearia della Sardegna è un tratto caratteristico dell’economia e specialmente della cultura sarda. Tra l’infinita gamma di dolci e biscotti, principalmente a base di mandorle, una vera delizia per il palato è la “seadas”: un “disco” di sfoglia di grano, fritto e condito con miele, che nasconde un morbidissimo cuore di formaggio. Accanto alla produzione di miele troviamo vini di alta qualità, come il già citato “cannonau” e il “vermentino”. Numerosi, poi, i tipi d’infusi e liquori aromatici, frutto di ricette custodite “gelosamente” negli scrigni di antiche memorie di famiglia. Il mirto sardo, dalle sue note proprietà digestive, è molto più di un liquore: prodotto fin dall’antichità dalle bacche della pianta spontanea omonima, in bocca sprigiona note energiche e profumate, rievocando tutta la “magia” della terra di Sardegna. Su tutta l’isola, le strade del gusto incrociano i sentieri dell’artigianato che è espressione di forte identità del popolo sardo. 

 

Non solo l’aspra e affascinante Barbagia con i suoi bravi intagliatori di legno, gli scialli e i cestini intrecciati a mano con fili d’erbe e raffia, ma vere e proprie opere d’arte, frutto del genio creativo di un popolo straordinario: i tappeti di Aggius e di Nule, i coltelli di Pattada, le maschere di legno di Mamoiada, le ceramiche di Assemini del Golfo degli Angeli, il cuoio e le pelli, gli utensili e persino gli indumenti di sughero della Gallura, i gioielli in filigrana dell’antica tradizione orafa e le infinite creazioni di corallo rosso di Alghero. Per gli amanti della montagna e dell’avventura, l’esplorazione dell’isola continua lungo itinerari avventurosi ed emozionanti. Regione prevalentemente collinare, la Sardegna vanta importanti rilievi sopra  mille cinquecento metri di altezza, dove si possono praticare sport invernali, trekking e arrampicate, escursioni in kayak e rafting.  

La montagna offre, inoltre, spazi immensi e scenografici che a tratti assumono aspetti giurassici. 

 

In alcuni punti, i monti di roccia scendono a picco sul mare, scoprendo piccole spiagge, come quelle paradisiache dell’Ogliastra, lontano dai rumori della movida che anima le località più note e glam. Lunghe spiagge di sabbia finissima, isolette, rocce granitiche, falesie calcaree, acque cristalline che riflettono il cielo e fondali che rassomigliano a grandi acquari. La Sardegna ha ben mille ottocento km di costa, da esplorare e da vivere, tra innumerevoli scorci paesaggistici di una bellezza che lascia senza fiato. A Nord, molto suggestive sono la spiaggia di “Capo Testa” con le sue bianche scogliere e la “Cala dei Corsari” che lascia intravedere le rovine romane nei fondali. Altrettanto belle sono le spiagge “Rena bianca” e “La Marmorata”, mentre dal Porto di Santa Teresa si può raggiungere la Corsica. Circumnavigando l’isola verso Sud, ecco l’Arcipelago della Maddalena con i suoi ventitré isolotti e la “Costa Smeralda” con i noti centri turistici, regno della movida, come Porto Cervo.  

 

Nell’aria, note di brezza marina si fondono con i profumi della macchia mediterranea, quali lentisco, corbezzoli, mirto, elicriso e rabarbaro, diffondendo nell’aria un bouquet fresco e misterioso. Al mare o in montagna, lungo i sentieri di astrotrekking o nelle stazioni astronomiche, in un’atmosfera magnetica, la Sardegna regala al visitatore un osservatorio astronomico a cielo aperto. Un naturale quadro metafisico, dove cielo e mare si riflettono come specchi annullando ogni confine…

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