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Abruzzo

Una terra selvaggia e generosa sospesa tra mare e monti

Un lembo di terra selvaggia tra il cuore dell’Appennino Centro-meridionale e il Mare Adriatico. Tra vette maestose e picchi rocciosi, l’Abruzzo è la montagna da vivere tutto l’anno, a contatto con una natura rigogliosa. È il paesaggio impervio che digrada verso le generose vallate il cui verde intenso sembra sfumare nei toni smeraldi dei litorali.

Colpiscono la maestosità del Gran Sasso e le vette dei Monti della Laga e della Majella che s’innalzano al cielo. D’inverno, nelle località turistiche montane, da Pescasseroli a Roccaraso, passando per Ovindoli e Rocca di Mezzo sull’Altipiano delle Rocche, si possono praticare sci e sport invernali. D’estate, a cavallo oppure a piedi, ci si può avventurare alla scoperta di sentieri e itinerari naturalistici, scorgendo qua e là piante rare, piccoli roditori, falchi, api e farfalle variopinte che danzano libere sulle corolle di profumati fiori. Sulle alture ci si può ristorare nei rifugi montani, assaporando tisane, infusi e cioccolato. 

 

E sulle sdraio si può  prendere il sole, senza l’umidità tipica delle zone marine. Alla sera, le piazze si animano di turisti e nei piccoli locali e alberghi si possono degustare prodotti tipici e acquistare souvenir. Di giorno nelle riserve naturali, come il Parco Nazionale d’Abruzzo, ci si può immergere completamente nella natura dei luoghi dove vivono l’aquila reale, il lupo e l’orso marsicano.

Lasciando alle spalle la montagna, nelle vallate e nelle località collinari il territorio offre antiche tradizioni artigianali, castelli, monasteri e abbazie. Scendendo verso il mare, il clima diventa mite e il paesaggio presenta litorali sabbiosi nella parte settentrionale e ciottolosi a Sud. Per chi all’acqua salata preferisce quella dolce, da non perdere il lago a forma di cuore di Scanno, località in provincia dell’Aquila annoverata tra i borghi più belli d’Italia. Poco più giù lo spettacolo continua con le Gole del Sagittario, nella Riserva del Gran Canyon del fiume omonimo, situato nel comune di Anversa degli Abruzzi.

 

Tappe obbligate nelle principali città abruzzesi sono monumenti, chiese e teatri. L’Aquila con il suo centro storico e le antiche dimore signorili del suo hinterland. Chieti con i suoi musei e le pittoresche macchine da pesca in legno sulla costa dei Trabocchi. Le piazze e gli itinerari d’arte contemporanea di Pescara. E poi, Teramo e le vicine Giulianova e Roseto degli Abruzzi per un appuntamento con la storia e l’archeologia, ma anche per scoprire santuari e per vivere la movida estiva con le kermesse cinematografiche.

E infine, un salto nel gusto, con numerosi piatti della cucina tradizionale, tra mare e montagna. “Maccheroni alla chitarra” e “crispelle”, sono i protagonisti indiscussi della pasta nelle zone montuose. Nei ristoranti sulla costa primeggiano i primi e i secondi a base di pesce, come il “guazzetto” o “brodetto di pesce”, oppure lo “scapece”, pesce fritto conservato nell’aceto. 

 

Zuppe di legumi, brodi e soprattutto carni, compresa la cacciagione, abbondano nelle zone di montagna, ma anche di collina. Nei rifugi montani l’accoglienza è semplice e genuina, i piatti sono spartani, ma ricchi di sapore. Ecco allora scamorze ai ferri e latticini in tutte le salse, stinco di maiale, arrosticini di pecora e cinghiale. Per concludere, dolci a base di miele e cioccolato, oppure pere e cioccolato con afrodisiache spolverate di zenzero e cannella.  

Per i più golosi ci sono i “mostaccioli”, il “bocconoto” e la “cicerchiata”, fatta di piccole palline di pasta fritta ricoperte di miele e coloratissimi canditi, per  la gioia dei bambini. Ma fiore all’occhiello della tradizione dolciaria sono i torroni dell’Aquila e i confetti di Sulmona e Pelino, storiche produzioni regionali da sempre presenti sui banchetti e le tavole più raffinati del mondo. Quasi sempre sui banconi di legno delle strutture alberghiere sono esposti contenitori di genziana, tipico liquore ricavato dalle radici dell’omonima pianta che si possono intravedere dal vetro trasparente. 

 

Ottimo come digestivo, ma anche semplicemente per riscaldarsi nelle giornate rigide, il liquore di genziana conquista il palato con sentori fioriti e retrogusto di radice leggermente piccante. L’ Abruzzo vanta anche una selezione di migliori vini regionali Doc e Igt. Tra gli altri, conquistano i mercati internazionali oltre che nazionali il Montepulciano, il Sangiovese e per i bianchi il Trebbiano. Rinomati sono i salumi abruzzesi, il prosciutto, la lonza e la ventricina, da gustare sia al mare che in montagna. E, soprattutto, nei ricchi aperitivi della zona dell’Altipiano delle Rocche, dove spesso sono accompagnati da caratteristici spicchi di aglio sott’olio, privati dell’anima e profumati di coriandolo.

 

 

 

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