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Emilia Romagna

L’Emilia Romagna: mare, natura e città d’arte

Movida in riviera, gita romantica sul Po, un tuffo nella bellezza o in cucina. Tanti modi per esplorare una regione.

Per chi ama il mare e il divertimento la meta ideale è la riviera romagnola. Ma l’Emilia Romagna, oltre che terra di mare e motori che hanno fatto leggenda e che oggi è narrata nel Museo Ferrari di Modena, ma anche nei vari siti dedicati ai motori presenti nella regione, è anche altro: montagna, natura, cucina e vivacissime città d’arte. Partiamo dalla costa, dai lidi di Comacchio fino a Cattolica, attraversando piccoli e medi centri balneari, da sempre è attrattiva di turisti, soprattutto giovani. Cervia, Cesenatico, Igea Marina, Bellaria, Rimini e Riccione, nel complesso si tratta di un centinaio di kilometri ricchi di negozi, di stabilimenti balneari, alberghi e ostelli, strutture sportive e numerosi ristoranti.

 

La cucina dell’Emilia Romagna è ricca di piatti di antica tradizione, di cui alcuni molto rinomati, come la piadina romagnola, che insieme al lambrusco, ai tortellini e alle tagliatelle alla bolognese sono il biglietto da vista dell’enogastronomia regionale. Non meno noti sono, tra gli antipasti, il prosciutto di Parma e il culatello di Zibello. Tra i primi piatti da assaggiare sono i cappellacci  di Ferrara e i tortelli di zucca e poi ci sono le lasagne al ragù che primeggiano sulla tavola un pò in tutte le località della regione.Tra i secondi piatti a base di pesce ci sono gli “uomini nudi”, ovvero frittelle di bianchetti infarinati e conditi con prezzemolo e sale, mentre per un piatto più leggero ci sono le “poveracce” (vongole) alla marinara, saltate in padella con olio e prezzemolo. Non mancano i secondi a base di carne, tra gli altri spicca il castrato di Romagna, principe della tavola romagnola, già apprezzato da Romani e Bizantini. 


Ma l’Emilia Romagna offre anche una svariata gamma di prodotti da forno, tra pane, focacce e pizze c’è tanto da assaporare: il crescione, tipico fagottino di pasta frolla a forma di mezzaluna e farcito con erbe spontanee e formaggio, oppure la spianata, focaccia al rosmarino, ideale per uno snack semplice e gustoso. Tra i vari tipi di dolci che la tradizione dolciaria offre da non perdere è la torta tenerina, a base di cioccolato fondente, uova, burro e farina. Ideale per chiudere un pasto ma anche a colazione o per piccoli snack golosi. Per un dolce più sostanzioso, ideale nelle giornate fredde è il bostrengo: pandolce speziato ricco di miele, canditi e briose scorze d’agrumi. Dagli antipasti ai dolci, chi si inoltra sulla via del gusto della terra emiliano romagnola non può non apprezzare la genuinità dei piatti, la loro semplicità e allo stesso tempo particolarità che rievocano il mondo contadino e l’amore per la generosa terra e le tradizioni sapientemente tramandate. Sole, mare, sport, buona cucina e divertimento, ma anche cultura. 


L’Emilia Romagna è una tappa artistico-culturale importante nel panorama italiano. Ravenna, situata a pochi passi dal Mar Adriatico, è la tappa ideale per un tuffo nella storia e nell’arte. Capitale d’Italia dopo la fine dell’Impero romano, durante il regno dei Goti e poi sotto Bisanzio, la città conserva pregevoli opere d’arte come i mosaici negli edifici paleocristiani e bizantini, oggi patrimonio Unesco. Ma Ravenna è anche sede di importanti musei come quello dedicato al sommo poeta Dante Alighieri e al poeta inglese Byron, di Basiliche e chiese. Ma la città è anche mare, con i suoi ben 35 kilometri di costa con lidi e mete relax in mezzo alla natura. Da visitare sono anche i giardini cinquecenteschi, gli orti e le storiche pinete. Anche Bologna, il capoluogo regionale, è una città d’arte. Noti sono i 40 km di portici, la sua università, le sue piazze e fontane. 


A Cesena, tra i vari monumenti, palazzi e musei merita una visita la Biblioteca Malatestiana, prima biblioteca civica in Italia. Altra unicità è costituita dal “Musicalia”, museo interamente dedicato alla musica. Ai confini con Liguria e Toscana c’è Reggio Emilia, patria del parmigiano reggiano, del lambrusco, delle tagliatelle, ma anche dal punto di vista culturale vi sono autentiche meraviglie. E’ il caso della “crocifissione del Guercino” nella Basilica della Madonna della Ghiara. Poi ci sono Rimini, con le sue spiagge e parchi divertimento, meta ambita soprattutto dai giovani. Più nota per la movida, la città riserva al turista un viaggio nella storia dell’arte dal periodo romano al Rinascimento, tra palazzi, tempi, teatri e resti archeologici.  Anche Forlì, Modena, Piacenza e Ferrara raccontano interessanti pagine di storia italiana, dischiudendo al visitatore scenari culturali di grande bellezza. 


Città di mare o di montagna, piccoli centri o caratteristici borghi, ogni località racconta un pezzetto del grande mosaico regionale, a sua volta importante tessera del patrimonio artistico culturale italiano. Così come ognuna è un piccolo pezzetto del vasto patrimonio ambientale. Siamo nella terra del generoso Po, percorribile in battello, delle cascate del Bucamante nel Modenese, delle splendidi valli di Comacchio tra Ferrara e Ravenna, e dei numerosi parchi. Mete imperdibili degli amanti della natura. 

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