naviga province del Lazio:

Lazio

Dall'antica Etruria alla grandezza di Roma, dalle grotte di Circe al Golfo di Gaeta, alla scoperta di una regione dalle numerose attrattive

L. Stefania Manco

Visitare il Lazio vuol dire immergersi in un quadro pittoresco straordinario, dove il tempo sembra sospeso. È una regione che offre un immenso patrimonio paesaggistico, culturale, architettonico e storico. Mille attrattive, dall’entroterra e la costa a Roma, “Caput Mundi”, città dai mille volti, bella da impazzire…

Ai confini tra Umbria e Toscana, nel Viterbese, vi è l’Antica Etruria: territorio ricco d’ambienti naturali che spaziano dai laghi di Vico e di Bolsena fino alla maremma laziale nei comuni di Tarquinia e Montalto di Castro. Storia, folclore e sapori dimenticati si intrecciano nei numerosi borghi, con feste, sagre e ricorrenze religiose. E per un tuffo in luoghi surreali da non perdere il Parco dei mostri di Bomarzo e il borgo di Civita di Bagnoregio, la cosiddetta città morente, raggiungibile a piedi attraverso un vecchio ponte e abitata da una decina di persone.

La cucina viterbese racchiude i sapori antichi di Toscana, Umbria e Lazio. Troviamo così, tra le varie zuppe la particolarissima “acquacotta” con cicoria e profumo di menta, mentre d’inverno quella più energetica di castagne e ceci. Nei ristoranti e nelle trattorie il menù propone pasta fatta in casa, rigorosamente al ferro. Tra i secondi, sui laghi da non perdere il coregone e il pesce persico di Bolsena. Abbondano carni e cacciagione, ma anche salumi e formaggi. Mentre per i dolci, nocciole e castagne non mancano mai nelle varie specialità. Il pasto, però, a Viterbo si chiude rigorosamente con le ciambelle al vino o all’anice.

Dall’altra parte del territorio, dove il Lazio confina con l’Abruzzo oltre che con l’Umbria vi è la Sabina: siamo nell’ombelico d’Italia, tra Rieti e provincia. È la meta ideale per un weekend rilassante, in una natura rigogliosa e percorsi culturali suggestivi alla scoperta dei borghi più belli d’Italia. Partendo da Rieti, si snoda un percorso architettonico di chiese, santuari e abbazie, sulla via di San Francesco d’Assisi.   

Tutto il territorio costituisce una pagina di storia dell’arte interessantissima con opere di grandi artisti, come Gian Lorenzo Bernini nella cattedrale romanica di Santa Maria Assunta,  a Rieti. E poi c’è la Rieti sotterranea, dove si può vedere il viadotto costruito dai Romani nel III secolo a.C. per rialzare la Via Salaria, l’antica via del sale, per proteggerla dalle inondazioni del fiume Velino. 

A tavola, i sapori sono inconfondibili: ecco l’olio della Sabina, il tartufo, i vini e il guanciale amatriciano, quello autentico per i rinomati “bucatini all’Amatriciana”. E altrettanto inconfondibili sono i sapori della Ciociaria, a cavallo tra Lazio e Campania, nella provincia di Frosinone. Si tratta di una cucina contadina con piatti semplici e gustosi, come il timballo ciociaro di  “Bonifacio VIII”. E anche qui pasta fatta in casa e dolci deliziosi, come le ciambelle sciroppate al vino, i tozzetti con le nocciole e gli amaretti di Guarcino. La Ciociaria è anche natura e cultura, tra antichi resti archeologici, castelli e abbazie.

Una natura rigogliosa e un mare leggendario, narrato da Omero nell’Odissea, attendono, invece,  il visitatore a Latina e nel suo circondario. Colpiscono per la loro bellezza “profumata” i giardini.Il “giardino di Ninfa” dal nome dell’omonima località accoglie al suo interno in un perfetto stile inglese piante e fiori di rara bellezza. Colori e profumi che si spandono nell’aria tra il cinguettio di uccelli e specchi d’acqua in un territorio dove spuntano qua e là vecchi ruderi. L’ideale per una gita romantica. Proseguendo alla scoperta del territorio, troviamo borghi medievali, caratteristici vicoli con botteghe dove degustare prodotti tipici e acquistare souvenir. La pianura baciata dal sole apre il suo sipario sulle località balneari, tra le più belle al mondo: Anzio, Nettuno, Sabaudia e San Felice Circeo con le leggendarie grotte di Ulisse. 

Luoghi epici, ricchi di storia dove godere di panorami mozzafiato e di un mare cristallino. Non mancano i luoghi dove praticare sport. A tavola, la tradizione napoletana si sposa con quella romana. Ecco allora piatti unici, come la “tiella” di Gaeta:  due sfoglie di pasta avvolgono un cuore di specialità di mare o di terra, dal polpo alle cipolle, dalle alici alle olive. Quest’ultime, non mancano mai a tavola, negli innumerevoli gustosi piatti, oppure da sole, negli aperitivi e negli antipasti. D’inverno, i legumi sono i protagonisti di vellutate e zuppe dove fanno capolino crostini di pane. I dolci sono semplici, da provare le ciambelline al vino e i tozzetti con le mandorle. La crostata alle visciole di Sezze soddisfa anche i palati più raffinati.

E poi c’è la provincia di Roma, i suoi borghi e cittadine, come Ostia e Fiumicino con i porticcioli e gli antichi resti archeologici. Ma anche tutte le località sulla via del mare, luoghi della movida estiva e dei ristoranti dove degustare il buon pesce. Lasciata la provincia si arriva nella Città Eterna. Roma è storia e leggenda. In questa città, attraversata dal “biondo Tevere”, il tempo sembra essersi fermato. Il suo patrimonio architettonico, artistico e culturale è immenso. 

Vi sono gallerie d’arte, teatri, palazzi, chiese e luoghi di culto come il Pantheon. Imperdibili gli antichi spazi della politica e dei giochi, come il Colosseo e il Circo Massimo, dove sembra ancora di sentire il suono delle bighe e delle battaglie dei gladiatori al tempo degli imperatori. Nel cuore di Roma, da vivere sono i rioni storici, da Trastevere al Testaccio, passando per Campo di Fiori dove al centro della Piazza si staglia solenne la statua di Giordano Bruno. E poi vi sono le piazze a dir poco suggestive e brulicanti di vita.  Da piazza Navona a Piazza di Spagna, tra palazzi, scalinate e fontane spettacolari il percorso offre numerose attrattive. 

Da non perdere, poi, le vie del centro, non solo quelle note dello shopping come Via del Corso e via Condotti, ma anche Via del Pellegrino, Via dei Banchi Vecchi, Via dei Coronari e l’elegantissima Via Giulia, dove resistono ancora alcune botteghe artigiane e negozi di antiquariato. Restando in centro, poi, ecco le piazze e i palazzi della politica, il Quirinale, Piazza Montecitorio, Palazzo Madama e il Campidoglio, dove accolgono il visitatore la statua della lupa che allatta Romolo e Remo. E poi c’è San Pietro, spettacolare piazza, la Città del Vaticano con le sue mura, i suoi musei, le sue chiese con un patrimonio inestimabile. 

 

Poco distante, da non dimenticare una visita al “Ghetto”, suggestivo quartiere dove degustare particolarissimi piatti della tradizione ebraica, come il “carciofo alla giudia”. La cucina romana, invece, rinomata per la sua bontà offre nelle trattorie e osterie piatti unici, apprezzati nel mondo: la “cacio e pepe”, la “gricia” e la carbonara per citare i primi più gettonati, mentre per i palati più “forti” ci sono la “coda alla vaccinara”, la “pajata”, la “trippa romana” e la “coratella”. “Abbacchio alla scottadito”, le polpette, i “saltimbocca” e la “mozzarella in carrozza”, li troviamo invece tra i secondi piatti del ricco menù romano, mentre tra i contorni vi sono il “carciofo alla romana” e le “puntarelle”. Il pasto, però, a Roma si apre la bruschetta, il “baccalà”, il fiore di zucca fritto, con dentro l’alice e la mozzarella, le “olive ascolane” e soprattutto con il supplì, quello al “telefono”, ovvero con la mozzarella filante. 

Accompagna il tutto quella “spolverata” di simpatia e allegria dei romani che contribuisce a rendere la loro cucina un viaggio nel gusto davvero unico. Ma Roma è anche la periferia con i suoi quartieri suggestivi, come la Garbatella dove tra le altre attrattive, la Centrale Montemartini, offre un raro esempio di archeologia industriale. Da visitare sono il quartiere Quadraro, luogo della resistenza romana e poco più avanti Cinecittà, un pezzo importante della storia del cinema italiano, con gli studios e il centro sperimentale di cinematografia. 

Nella zona Appio-Tuscolano vi sono antichi acquedotti e parchi, ma anche antiche ville romane e resti archeologici. Nella zona Nord, imperdibile una visita allo Zodiaco, nel quartiere Montemario, dove ammirare dall’alto tutta Roma. D’estate, poi, tappa obbligata, soprattutto per i buongustai sono le “fraschette” dei Castelli romani: piccoli ristoranti, trattorie e osterie all’aperto, dove assaggiare la porchetta e il “vinello”. Nell’atmosfera festosa degli stornelli romani con il venticello fresco che sul far della sera accarezza la pelle.

Articoli Correlati

La pupazza frascatana fa impazzire grandi e piccini

Nei Castelli romani il leggendario dolce a forma di balia con tre seni La pupazza frascatana è molto più di un dolce. Nata per gioco o per caso, la bella “signorina” con tre seni, tre “zinne” come dicono ai castelli romani, incuriosisce tutti e per la sua bontà è entrata a pieno titolo nei prodotti agroalimentari della tradizione laziale. Secondo la leggenda, la pupazza, rappresenta una “mammana”, ovvero una balia che custodiva i bambini delle vendemmiatrici, riuscendo a tenere a bada anche i più capricciosi, allattandoli con il vino di Frascati in una specie di biberon furbescamente posto tra i

Leggi Tutto »

Cerca tra le strutture associate

DOVE DORMIRE

Cerca tra le attività associate

DOVE MANGIARE

Cerca tra le attività associate

DOVE COMPRARE